Da Diano
d’Alba all’India |
Dibrugarh,Tezpur, Tura, Shillong
sono località ormai note a
Diano d’Alba da almeno cinquant’anni.
Molti ne conoscono addirittura
particolarità geografiche, delle
strade o più spesso dei sentieri, le
condizioni di vita dei suoi abitanti,
dei bambini soprattutto. Particolari
che ci sono stati descritti nelle
lettere e nelle brevi
visite al paese natale da
Mons. Oreste Marengo, missionario
salesiano nel nord-est dell’ India
per 75 anni. Racconti
duri, fatti di strade impraticabili
e della mancanza delle cose più
elementari per la sopravvivenza, ma
anche ricchi di tanta fede, umanità
e di amore per il prossimo, fatti
con il sorriso sulle labbra per
ammorbidire situazioni drammatiche.
Rivolgeva spesso inviti ai suoi
compaesani a
visitare quelli che ormai definiva
“i suoi posti”, ma
l’esperienza è sempre apparsa a
tutti noi troppo impegnativa.
Ricordo che mio padre, Suo coetaneo,
ha considerato spesso l’ipotesi
di questo viaggio. Quando
probabilmente avrebbe potuto
permetterselo glielo impedirono gli
acciacchi dell’età. Non
è solo la curiosità o lo spirito di
avventura, quindi, che spinge
un gruppo di dianesi a
ripercorrere, con mezzi sicuramente
più moderni, quel lungo
viaggio. Con noi don Gino Chiesa
direttore dell’ufficio missionario
della Diocesi di Alba, il
Vicesindaco di Diano Sig.ra Pinuccia
Aimasso , l’Assessore Beppe Settimo,
il rappresentante della famiglia
Aldo Marengo , il pittore di Langa
Luigi Carbone che ha portato in dono
3 quadri. |
Uno dei quadri offerti dal pittore Luigi Carbone |
Ora come allora
un viaggio |
|
A Sinistra un gruppo di Diano con
Don Gino Chiesa, ripercorre i passi
di Don Oreste Marengo. A destra il gruppo con Don Pierluigi Cameroni SDB, Postulatore generale per le cause dei santi. |
|
Incontrare quei
bambini, oggi divenuti adulti, è stato commovente. Non vi è stato il bisogno di comprendere la loro lingua. Bastava l’intensità dello sguardo, la mano stretta con forza, quella carica emotiva nella voce. Poi gli occhi umidi nel ricordare e le parole a tratti spezzate dalla commozione. Nel nostro viaggio troviamo un popolo accogliente, disponibile, sorridente, lavoratore sincero ed onesto. Nella povertà mantiene dignità ed orgoglio. Il nome di Mons. Oreste Marengo è ancora oggi, a 14 anni dalla morte, sulla bocca di tutti, ricordato ed acclamato con affetto. |
|
|
Il Vicesindaco di
Diano d'Alba, Pinuccia Aimasso, tra donne di etnia Khasi |
Non è difficile per tutti noi immaginare cosa è stato in questi 90 anni. Quanti pericoli, quanti sacrifici, quante difficoltà ha dovuto affrontare e superare Mons. Marengo per evangelizzare e aiutare quel popolo. Già conoscevamo Oreste ed il suo carattere carismatico, umile, ma forte. Ora dopo aver conosciuto i luoghi meravigliosi divenuti “le sue terre” ed il popolo indiano divenuto “la sua gente” è più facile capire quell’amore a prima vista. Il viaggio in India, considerato la conclusione di una fase di lavoro, è ora divenuto un nastro di partenza. |
info@monsorestemarengo.it